Oggi recensisco il secondo volume della saga “Memorie di sangue” della giovane scrittrice Eva d’Amico: Le figlie della corruzione. Per chi non lo avesse ancora letto, di seguito trovate il link alla recensione del primo libro: Il castello del giorno eterno .
Anche questo volume è stato pubblicato grazie al progetto I.D.E.A. “Immagina Di Essere Altro”, creato da un team vincente di ragazzi volenterosi di creare qualcosa di innovativo e stimolante. Di questo però parleremo più avanti. Concentriamoci prima di tutto sulla trama.
Eva, ormai parte della casata De Lefevbre e compagna del vampiro Jeile, ha scoperto quali sono le sue origini e si trova in una situazione complicata, in cui deve decidere da che parte stare. Ci sono due possibilità: rinnegare il passato per conoscere i suoi veri genitori o restare con chi, nonostante tutto, ama senza conoscere qual è la sua vera storia. In più il suo cuore oscilla tra due famiglie rivali da secoli, che si odiano con il tutto il cuore e che si vogliono distruggere a vicenda. Suo padre Ludwig e sua madre cercano di trattenerla ma Eva è troppo legata alle Casate De Lefevbre e Von Bohme per lasciarsi convincere. La sua decisione darà inizio ad una serie di azioni ed eventi che creeranno scompiglio non solo fuori dalle casate ma anche all’interno di esse. Dyok, braccio destro di Ezequiel, si sente tradito dal suo più caro amico, perché è innamorato di Eva, una Burns, sua nemica naturale; la famiglia De Lefevbre trova difficile accettare di aver cresciuto e protetto una Burns; Jeile deve fare i conti con i suoi sadici fratelli mentre Daniel fare in modi di proteggere Eva senza rivelare i sentimenti che prova per lei. Ogni cosa si fa più complicata e la protagonista è costretta a rifugiarsi all’interno della casata Von Bohme, dove però non è fuori pericolo. Sentimenti repressi, segreti, menzogne creano una rete intricata da cui è difficile scappare. Eva dovrà modificare le sue abitudini, imparare a difendersi, fare i conti con quel che prova per Ezequiel e per il suo padrone Jeile e quando farà il suo ingresso in scena un’altra Burns, Fleur, le cose si faranno ancora più difficili. Eva riuscirà a capire di chi può fidarsi? Farà chiarezza nei suoi sentimenti? E soprattutto combatterà contro chi l’ha messa al mondo?
Vi consiglio di leggere questo travolgente dark romance, così da poter rispondere a queste domande e lasciarvi trascinare da una storia avvincente e originale. Eva d’Amico si riconferma una scrittrice attenta e capace di coinvolgere elementi di denuncia sociale in una storia fresca e mai pesante. Le vicende e gli intrighi si intervallano a ragionamenti sulla libertà, sull’ugualianza, rendendolo un romanzo interessante e stimolante, capace di far pensare il lettore e di porre degli interrogativi sulla vita e sul rapporto con gli altri.
I nuovi personaggi, come Fleur, hanno un’individualità ben definita e sono dinamici e interessanti, così come quelli già conosciuti nel primo volume, che in questo capitolo ci mostrano qualcosa di più su loro stessi.
Per concludere direi che “Le figlie della corruzione” rappresenta una perfetta conclusione per le vicende iniziate ne “Il castello del giorno eterno”, lasciando il lettore soddisfatto e appagato e voglioso di leggere altri scritti di questa giovane promettente autrice.
Link all’acquisto:
Casa Editrice: Immagina Di Essere Altro (I.D.E.A.), un progetto editoriale giovanile che
riunisce illustratori, editor, fumettisti e scrittori con la voglia di emergere e fare della loro
passione un lavoro che mostri il talento e l’immaginazione. Link: Il progetto IDEA