Un saluto e un augurio di buon anno a tutti i lettori di Fantasie su carta!
Oggi recensisco per voi “I guardiani dell’Efterion” di Francesco Ambrosio, un libro che possiamo definire a cavallo tra i generi fantasy e fantascienza.
Iniziamo dalla sinosi. Una lunga fiaba ambientata nello spazio.
Un uomo che scappa da una clinica psichiatrica, una bambina russa che viene condotta contro la sua volontà su un pianetino chiamato Efterion, sulla quale si erge l’omonimo e grande Tronco che con i suoi tanti rami e radici veglia sull’armonia dell’intero universo.
La loro storia si incrocerà con quella di altri alieni, fino alla formazione di una vera e propria squadra di guerrieri volta a combattere innumerevoli nemici e cercare di riportare l’armonia e la pace nello spazio, sempre in nome dell’Efterion.
La Terra, quindi, è solo il punto di partenza, ma il viaggio continuerà tra pianeti e stelle diverse, spesso molto particolari. Ma da cosa dipende veramente l’oscurità che per secoli ha intrappolato l’universo?
Battaglie, tanti nemici, colpi di scena continui, intrighi e segreti oscuri si susseguiranno fino all’ultima pagina, per arrivare a svelare l’origine di tutto.
Dunque, che cosa penso di questo libro? Senza dubbio è una storia originale e complessa dove l’immensa fantasia dell’autore crea un mondo intricato e tutto da scoprire. Si incontrano tantissimi personaggi, dai nomi più strani, che si rivelano essere alieni, spettri, maghi, umani, ognuno con una caratteristica e un’ importanza all’interno della storia. Tutto gira, in fin dei conti, intorno alla salvezza e alla protezione dell’Efterion, il pianeta su cui giace il tronco, che racchiude in sè il sapere dell’universo e della creazione degli altri pianeti. Questo luogo è abitato dai Testimoni, guidati da Aidoborn, e dall’Entità, una creatura eletta e destinata a proteggerlo, e a fare lo stesso con il resto dello spazio. Impossibile comunque, esprimere in poche righe tutto quello che accade nel testo. Di certo non può essere considerata quella chiamata volgarmente “una lettura da spiaggia”, cioè un libro da leggere con leggerezza per ammazzare il tempo. E di certo questo non è un commento negativo, perché un testo impegnativo e su cui ragionare è un testo interessante e stimolante. Sinceramente io l’ho trovato un pò caotico. Ho dovuto spesso tornare indietro, rileggere delle parti, capire cosa stava succedendo, perché si passa da un’azione all’altra e da un pianeta all’altro con una velocità incredibile. Devo ammettere che questo mi ha spiazzato in alcuni punti, ma forse non sono sufficientemente abituata a testi che presentano repentini cambi di scenari o di tempo, perché a volte ci si ritrova sbalzati nel passato o nel futuro senza esserne preparati.
Detto questo, credo che l’autore abbia voluto esprimere il sempre attuale tema della scelta e dello scontro tra bene e male in un modo originale e fuori dagli schemi. In questo sicuramente è riuscito, creando una storia intricata in cui non ci si può fidare davvero di nessuno!
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