Recensione: “Green and Grey”

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Green and Grey”, scritto e pubblicato da Elena Croci, può essere definito un fantasy post apocalittico.                                                                                                             Sì, perché nel momento in cui si svolgono i fatti, raccontati dai due protagonisti, la terra è devastata e gli esseri umani ridotti a una manciata di sopravvissuti.                                  Non è chiaro quello che è successo al genere umano.

Il lettore, così come i personaggi, si sente incapace di capire, angosciato, ansioso di scoprire chi sono quei mostri che si nascondono nell’oscurità e uccidono chiunque si trovi sulla loro strada. I Loro, come vengono chiamati dai protagonisti.

La prima persona usata dall’autrice permette di entrare immediatamente in sintonia con Elly e Brute, i due amici così diversi eppure così uniti. Il loro rapporto è intenso, emozionante, più forte di quello che lega due fratelli. Sono loro che raccontano la loro storia e quella degli altri personaggi ed è con i loro occhi che possiamo apprendere la devastazione che si estende tutto intorno a loro.

La quasi totalità dell’Italia è ricoperta da cadaveri, così come lo sono la Germania e la Svizzera, gli altri paesi che i due protagonisti hanno visitato per cercare sopravvissuti.           Il loro compito infatti, che è lo stesso degli altri Protettori, è quello di proteggere chi ce l’ha fatta, chi è ancora vivo ed ha la speranza di poter riavere una vita normale.                        Ma questo duro lavoro non gli è stato imposto. Hanno deciso di difendere gli altri perché la catastrofe li ha cambiati profondamente. Mutati è la parola giusta.

Elisa, Elly per gli amici, era una ragazza italiana come tante altre, con un lavoro comune, e Brute un personal trainer in una palestra di Berlino.   Non si sarebbero mai immaginati di poter, un giorno, mutare aspetto e diventare animali.     Un lupo, un orso, un gorilla, un’ aquila.. e poi di nuovo dei semplici ragazzi alle prese con la paura di vivere in un mondo pericoloso.

La loro vita è cambiata totalmente e loro hanno dovuto adeguarsi. È per questo motivo che si sono chiamati Protettori e passano le loro giornate a pattugliare la zona del Campo e a correre per chilometri in cerca di umani ancora vivi.

È durante uno dei loro lunghi viaggi che Elly e Brute, legati da una potente connessione emotiva, si imbattono in un ragazzino impaurito, in un granaio tedesco. Il piccolo, instabile e confuso, segnato dalla morte dei suoi genitori, sarà accolto nella loro comunità e inserito nella vita attiva del Campo.

La storia scorre velocemente in un crescendo di emozioni forti, che fanno battere il cuore.    Paura, tristezza, amore, dolcezza, violenza si incrociano e danno moto agli eventi.            Elly combatte contro i suoi costanti pensieri deprimenti, Brute cerca di aiutarla e di sollevarla dagli incubi che la tormentano e insieme contrastano i loro demoni interiori, potenti e pronti a prevalere sul buon senso in ogni momento.

Le pagine volano grazie allo stile diretto e scorrevole della scrittrice e la voglia di scoprire che cosa succede nelle vite dei protagonisti spinge il lettore a continuare a leggere e leggere ancora.

Conoscete la sensazione di voler svolgere le vostre attività nel minor tempo possibile per tornare a sfogliare le pagine di un libro? È quello che ho provato io divorando Green and Grey”. Si, perché questo è uno di quei libri che finisce in un lampo.                                     Uno di quelli di cui si desidererebbe avere già il seguito.

I personaggi sono ben studiati e, lo stile diretto che intreccia i capitoli raccontati da Elly con quelli raccontati da Brute, fa sì che il lettore entri nella testa di entrambi e li conosca da vicino, percependo sulla sua pelle ogni gioia ed ogni paura.

Anche la scelta dell’ambientazione è originale per un fantasy, Milano, la caotica capitale della moda, che nel libro non è altro che un involucro vuoto e grigio in cui si muovono i superstiti. Questa scelta da parte dell’autrice è lodevole perché dimostra quanto sia attaccata alla sua città e, soprattutto, alla sua Italia.

Spero di avervi incuriositi perché, dal mio modestissimo punto di vista, questo è un libro che merita di essere letto.

Link all’acquisto: GreenandGrey

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